Tra rimandi storici, sperimentazioni materiche e un’eleganza che guarda al futuro, le passerelle dell’autunno/inverno 2025–2026 ci offrono un guardaroba femminile ricco di visioni contrastanti. Dalle silhouette strutturate ispirate al tailoring maschile alla dolcezza avvolgente della maglieria, passando per pelle, velluto e scintillii notturni, emerge un desiderio forte di individualità e protezione. Queste dieci tendenze, avvistate tra New York, Londra, Milano e Parigi, raccontano una stagione fredda stratificata, audace e mai scontata. Un manifesto estetico che sfida le regole e invita a una libertà stilistica consapevole, per una donna che vuole sentirsi forte, elegante e perfettamente a suo agio in ogni sua sfumatura.
Il ritorno dell’androgino: eleganza à la garçonne
Il codice maschile si insinua con decisione nei look femminili, ridefinendo proporzioni e linguaggi. Oversize, tagli sartoriali e tessuti compatti costruiscono completi rigorosi e giacche voluminose che giocano con l’identità. Miu Miu e Dior propongono silhouette à la garçonne, accentuate da blazer larghi e pantaloni dritti che rievocano il guardaroba maschile ma con dettagli e proporzioni decisamente femminili. Anche Issey Miyake esplora questa linea con capi destrutturati e layering sofisticati.
Vivienne Westwood e Dsquared2 alzano la voce con un’estetica più audace, fatta di smoking reinventati e abiti giacca con tagli eccentrici. La femminilità qui non si dissolve, ma si reinventa: l’attitudine è sicura, i capi sono una seconda pelle che comunica sicurezza. Questo stile conferma che l’eleganza può essere anche una dichiarazione politica, dove non è il corpo a parlare, ma l’intenzione dietro ogni scelta di look.
Pelliccia (eco o no) come strumento scenico
La pelliccia torna protagonista, ingombrante e spettacolare, rivisitata in chiave ironica o sofisticata. Le maison giocano con volumi estremi e texture esagerate: Fendi trasforma il capospalla in un’opera d’arte glamour, mentre Prada e Blumarine optano per versioni eco-fur in colori pop o tonalità polverose. Il risultato è un ritorno trionfale, in cui la pelliccia si fa manifestazione di potere e teatralità.
Il dibattito sull’utilizzo rimane aperto, ma intanto sulle passerelle dominano montoni, pellicce sintetiche e shearling pettinati. Dolce & Gabbana, Jil Sander e Ferragamo offrono interpretazioni lussuose ma funzionali. La pelliccia non è più solo calore: è un simbolo visivo che accende la scena e sfida i tabù, trasformando ogni uscita in un’affermazione stilistica.
Cinture scultoree e silhouette scolpite
Le cinture non sono più semplici accessori, ma elementi centrali del look, capaci di trasformare completamente l’equilibrio di un outfit. Oversize, metalliche, a doppia funzione o ornate di dettagli gioiello, diventano strumenti di modellazione del corpo. Dries Van Noten introduce la cintura corsetto, un pezzo iconico che stringe la vita e dona struttura. Ferragamo le trasforma in borsette, mentre Blumarine le reinterpreta come decorazioni floreali scultoree.
Non mancano proposte più sperimentali: Jil Sander e Issey Miyake propongono l’uso simultaneo di più cinture, come strati di un racconto. Ogni designer interpreta la cintura come un elemento plastico, non solo estetico ma anche funzionale. La tendenza rafforza l’idea di una moda costruita intorno al corpo, in cui ogni dettaglio è un gesto consapevole e un modo di affermare la propria presenza.
Abiti cocoon: rifugi eleganti per l’inverno
In un mondo sempre più incerto, l’abito diventa rifugio. Le silhouette si allargano, si avvolgono, cancellano i contorni del corpo per offrire protezione e comfort. Prada e Simone Rocha guidano questa trasformazione con capi che sembrano copertine, abiti a sacco che accolgono e coccolano chi li indossa. Si tratta di una femminilità nuova, più intima e protetta, lontana dall’esibizionismo.
Burberry e Dries Van Noten sperimentano con forme bozzolo e tessuti imbottiti. Il risultato è un nuovo lusso ovattato, pensato per chi cerca calore, ma non vuole rinunciare all’eleganza. Gli abiti cocooning rappresentano un gesto d’amore verso se stessi: un invito a rallentare, a proteggersi, a indossare qualcosa che non solo veste ma abbraccia. Un’idea di moda che mette al centro il benessere, senza mai dimenticare il fascino.