Elegante ma non protagonista, raffinata ma non eccessiva: la damigella è una figura che accompagna con grazia e discrezione il giorno più importante di un’amica. E l’acconciatura che sceglie racconta un’estetica condivisa, fatta di coerenza, delicatezza e visione d’insieme. Ecco come trovare quella giusta, secondo gli hairstylist.
Lo stile giusto per valorizzarsi… senza rubare la scena
Nel linguaggio del matrimonio, l’acconciatura della damigella non è solo un dettaglio beauty: è un gesto simbolico di rispetto verso la sposa, e un tassello visivo dell’intera armonia estetica del giorno. “Evitate pettinature troppo elaborate, rischiano di sovrastare la protagonista. Sì invece a variazioni di uno stesso stile,” consiglia Marco Rizzi, hairstylist e fondatore di Namu Hair a Milano.
Scegliere lo stesso tipo di raccolto, magari adattandolo alla fisionomia di ciascuna, è una soluzione elegante e coerente. E quando il gruppo è numeroso, la coerenza può passare anche da accessori condivisi: spille, fiori, fermagli che uniscono visivamente senza appiattire le differenze. Il segreto è trovare un fil rouge sobrio, visivamente leggibile, che onori l’atmosfera scelta dalla sposa.
Il tema dell’evento gioca un ruolo chiave: un matrimonio formale richiede un’acconciatura ben definita, mentre un rito più informale lascia spazio a maggiore libertà. Il tutto mantenendo un senso di misura, che deve guidare ogni decisione.
Raccolti sofisticati per nozze eleganti e senza tempo
Quando la cerimonia ha luogo in una cornice classica, che sia una villa storica o una chiesa sontuosa, l’hairstyle delle damigelle deve rispecchiare la solennità dell’occasione. In questo caso, “consiglio sempre acconciature raccolte come lo chignon, sia basso che alto,” suggerisce Rizzi. Un grande classico che garantisce eleganza e durata, restando discreto e senza tempo.
Le damigelle della sposa Carly Cucco, ad esempio, hanno scelto bun morbidi, impreziositi da ciocche laterali lasciate libere per incorniciare il viso. Una scelta perfettamente in sintonia con lo stile della sposa, ma con variazioni sufficienti a mantenere personalità individuale. Il raccolto ben fatto è anche garanzia di stabilità: regge dalla cerimonia fino al taglio della torta, senza bisogno di ritocchi.
Un ulteriore tocco raffinato? L’aggiunta di accessori minimali, come forcine dorate o pettinini vintage, che riflettano il colore dei dettagli floreali o del tessuto dei vestiti. Nessuna ridondanza, solo piccoli punti luce per dare coesione all’immagine collettiva.
Onde boho e intrecci romantici per cerimonie country o in riva al mare
Un matrimonio tra gli ulivi o sulla sabbia chiede un mood più naturale, rilassato, ma comunque curato. “Per le cerimonie country chic o in spiaggia suggerisco onde morbide, semi-raccolti, trecce laterali oppure acconciature boho decorate con coroncine floreali,” dice l’hairstylist. È un’estetica che valorizza la spontaneità, ma richiede studio: ogni ciocca è posizionata con cura per sembrare ‘casualmente perfetta’.
Le testimoni di Irene Forte hanno incarnato alla perfezione questo spirito: ognuna con la propria pettinatura, ma unite da accessori floreali simili tra capelli e abiti. Allo stesso modo, le damigelle di Abigail hanno scelto styling diversi, mantenendo come fil rouge le onde definite e una palette tonale coerente.
Soprattutto in ambienti umidi o ventosi, come spiagge e giardini d’estate, è fondamentale scegliere prodotti ad alta tenuta: texturizzanti, spray anti-frizz, oli lucidanti per proteggere le lunghezze. E ancora una volta, tutto dev’essere invisibile: “nessun residuo di prodotto deve essere visibile, perché la naturalezza è sempre l’obiettivo finale,” sottolinea Rizzi.
L’armonia del gruppo: quando l’acconciatura racconta una narrazione condivisa
Una delle scelte più sottovalutate, ma anche più importanti, è la capacità di costruire un’immagine d’insieme coerente. Non è necessario che tutte le damigelle abbiano la stessa pettinatura – anzi, sarebbe poco naturale – ma l’insieme deve raccontare la stessa storia. Come un bouquet composto da fiori diversi ma appartenenti alla stessa famiglia.
Questo può avvenire attraverso una tecnica condivisa (ad esempio tutte con acconciature raccolte, ma declinate in versioni personalizzate), oppure con dettagli armonizzati: fiocchi in seta, pettini gioiello, fermagli madreperlati. Anche il tono del colore – dai capelli alla tinta dell’abito – gioca un ruolo fondamentale nel creare una narrazione visiva fluida e sofisticata.
La vera eleganza non è nella simmetria, ma nella coerenza. L’acconciatura della damigella ideale non è quella che colpisce per complessità, ma quella che si inserisce con naturalezza nell’estetica dell’evento. Che riflette, senza imitare. Che accompagna, senza eclissare. In fondo, ogni gesto della damigella è un atto di cura verso l’amicizia, e la bellezza, in quei momenti, diventa corale.