23.7 C
Italy

Tra antico e moderno: il matrimonio da sogno di Martina e Jacopo nel Monferrato

Must read

Una pioggia leggera, un castello fiabesco e un abito da sposa che sembra uscito da un dipinto rinascimentale: così Martina e Jacopo hanno detto sì nel cuore del Monferrato. La loro è una storia iniziata nel 2018 con un incontro virtuale e culminata, sei anni dopo, in un matrimonio che ha saputo mescolare con eleganza il fascino del passato e la leggerezza del presente. Un evento intimo, raffinato, personalissimo, dove ogni dettaglio — dall’abito alla location, dalla torta nuziale al cambio look scintillante — racconta qualcosa di loro.

Un abito rinascientale, tra eleganza e contemporaneità

Trovare l’abito giusto non è stato facile per Martina. Come racconta lei stessa, si è trovata disorientata davanti all’enorme varietà di proposte: “Non capivo come si potesse scegliere tra stili, tagli, materiali e infinite sfumature di bianco”. Ma un giorno, scorrendo Pinterest, ha trovato l’abito perfetto: un modello del brand Flora, caratterizzato da un corsetto a V, il suo punto debole stilistico, e da un’eleganza rinascimentale aggiornata in chiave moderna. Era tutto ciò che aveva immaginato: classico ma non scontato, d’impatto ma raffinato. L’abito era esattamente ciò che le serviva per sentirsi sé stessa in un giorno così importante.

La ricerca l’ha condotta da Antonella del Brusco, dove finalmente ha potuto indossare quel vestito tanto sognato. Non è stato il primo che ha provato, ma è stato l’unico che ha fatto scattare la scintilla: “Quando mi sono vista allo specchio e ho guardato le facce delle persone presenti alla prova, ho capito che l’abito giusto esiste davvero”, dice. Per personalizzarlo ulteriormente, Martina ha scelto di abbinarlo a mezzi guanti in tulle trasparente con perline e ha fatto realizzare maniche staccabili da indossare solo per la cerimonia. Il tocco finale? Uno chignon basso e ordinato decorato con fiori di seta ricavati dai ritagli dell’abito stesso: poesia su misura.

Una location senza tempo tra giardini, candele e pioggia

Per il loro giorno speciale, Martina e Jacopo hanno scelto il Castello di San Sebastiano da Po, una dimora storica immersa tra le colline del Monferrato. Un luogo magico, ricco di fascino e dettagli scenografici: cortili in pietra, giardini all’italiana, labirinti di bosso e un tempietto romantico. Tutto sembrava sospeso nel tempo. “Ci ha colpiti subito — racconta la sposa — era perfetto anche per ospitare gli invitati, con le sue 120 camere tra castello e borgo”. Il piano originale prevedeva una cerimonia all’aperto tra gli alberi, ma il maltempo ha costretto tutti a ripararsi all’interno. Una deviazione che si è trasformata in suggestione.

Gli allestimenti interni sono stati pensati nei toni del bianco, con tocchi di rosso a vivacizzare la mise en place. Niente fiori sui tavoli, solo un trionfo di candele che creavano un’atmosfera intima e calda. Martina ha avuto anche un’idea pratica quanto poetica: “Non volevo noleggiare tovaglie costose e delicate, così ho chiesto a mio padre — esperto del settore tessile — di recuperarmi un rotolo di cotone grezzo”. Il risultato? Tovaglie su misura, orlate in casa e usate con orgoglio durante il ricevimento. Ora ne restano quindici, ricordo tangibile di una festa pensata in ogni minimo dettaglio.

Una torta “al metro” per un amore fuori misura

Il momento del dolce non è passato inosservato. Martina e Jacopo hanno scelto una torta nuziale fuori dagli schemi: bianca, decorata con spatolate di panna e piccoli fiori distribuiti in modo volutamente “disordinato”. Ma ciò che la rendeva unica era la sua lunghezza. “L’ho soprannominata la ‘torta al metro’, come la pizza”, racconta la sposa con ironia e affetto. Una scelta che univa bellezza e convivialità, perfettamente in linea con lo spirito informale e accogliente dell’intera giornata. Non un monumento zuccherino da ammirare da lontano, ma un dolce da condividere, fetta dopo fetta, con le persone più care.

La torta ha segnato anche il passaggio alla seconda parte della festa, quella più libera e scatenata. Martina si è ritirata per un attimo, ha sciolto i capelli e ha cambiato look: via l’abito da principessa, dentro un midi dress Paco Rabanne & H&M completamente ricoperto di paillettes argentate. “Mi sentivo finalmente pronta a respirare e godermi la festa”, dice. Il party è esploso tra karaoke, DJ set e signature cocktail personalizzati: “Spicy margarita” per lui, “French 74” per lei, ribattezzati “Amorino” e “Amorina”, i soprannomi con cui si chiamano tra loro. Un dettaglio tenero e divertente, che ha reso la notte ancora più loro.

Quando i dettagli raccontano una storia d’amore

Ogni momento, ogni scelta, ogni decorazione ha raccontato un pezzo della loro storia. Dall’abito da sposa alla location, dal buffet alla playlist, nulla è stato lasciato al caso. Ma non per ostentazione: tutto nasceva da una volontà sincera di creare qualcosa di autentico, che parlasse davvero di loro. Anche la proposta di matrimonio — avvenuta in uno château francese sotto la pioggia — ha avuto quel mix di imprevisto e magia che ha caratterizzato poi l’intero evento. “Jacopo ci ha messo un po’ a tirare fuori l’anello”, ricorda Martina. “Eravamo a bordo piscina, vuota per la pioggia, eppure è stato perfetto così”.

Da quel giorno, la sposa ha iniziato a immaginare senza sosta il matrimonio, cercando la location, disegnando mentalmente gli spazi, scrivendo quasi una sceneggiatura emotiva di quello che sarebbe stato. E il risultato ha superato le aspettative. Nonostante le nuvole, nonostante il cambio di programma, tutto è andato come doveva. La pioggia, anzi, ha reso l’atmosfera ancora più intima. E alla fine, quello che resta non è solo la bellezza delle foto o l’eleganza degli allestimenti, ma la sensazione che, in mezzo a tutto, ci sia stato un amore vero. Di quelli capaci di rendere speciale anche un castello bagnato.

Martina e Jacopo hanno dimostrato che un matrimonio ben riuscito non è questione di budget o di perfezione assoluta, ma di coerenza con sé stessi. Hanno saputo ascoltarsi, ridere degli imprevisti, celebrare la bellezza dell’imperfezione e trasformare ogni dettaglio in un piccolo riflesso della loro relazione. Il risultato? Una giornata che non ha solo rispettato un programma, ma ha lasciato il segno nel cuore di chi c’era.

- Advertisement -spot_img

More articles

Latest article