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Deva Cassel, il beauty look alla sfilata Resort 2026 di Max Mara alla Reggia di Caserta

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Un trucco semplice ma rigoroso, che racconta una femminilità spontanea, luminosa e profondamente elegante: così Deva Cassel ha interpretato lo spirito della collezione Resort 2026 di Max Mara. Nella spettacolare cornice della Reggia di Caserta, l’attrice e modella ha sfilato con un beauty look che ha saputo coniugare naturalezza e cura sartoriale, fondendo il minimalismo contemporaneo con una sofisticazione senza tempo. Il risultato è un’estetica che riflette la grazia leggera della collezione, capace di esaltare i tratti senza mai sovraccaricarli.

Capelli effetto wet, tra rigore e leggerezza

Per la passerella della Resort 2026, i capelli di Deva Cassel sono stati modellati con un effetto bagnato, lucido e definito, che richiama l’idea di eleganza liquida. Le onde morbide, disegnate con precisione, accarezzano il viso con naturalezza, mentre la base intrecciata del backstage lascia spazio in passerella a ciocche fluenti, libere e lucenti. È uno styling che richiama l’acqua — elemento simbolico del viaggio e della trasformazione — e accompagna ogni passo di Deva sulla scalinata reale con grazia calibrata.

Questa scelta visiva è coerente con l’ambiente sontuoso della Reggia ma anche con la leggerezza voluta da Max Mara per la collezione. Il look capelli evita qualsiasi effetto teatrale e punta tutto sulla raffinatezza discreta, ottenuta attraverso la combinazione di disciplina tecnica e spontaneità estetica. Il risultato finale è una chioma che incornicia il volto senza rubare la scena, ma anzi amplificandone la delicatezza e l’equilibrio compositivo.

Pelle nuda, riflessi setosi e nessuna maschera

Il trucco viso segue il medesimo principio di leggerezza e verità. Il make-up artist ha lavorato su una base impercettibile, lasciando che la pelle di Deva riflettesse la luce naturale dell’ambiente. Un fondotinta ultra-leggero uniforma senza appiattire, evitando ogni effetto maschera e permettendo alla grana della pelle di restare visibile. Niente polveri opacizzanti, niente contouring: il viso è radioso, setoso, coerente con la palette cipriata della collezione e con l’idea di bellezza intima e sincera.

Questo tipo di make-up restituisce al volto la sua tridimensionalità naturale e dialoga perfettamente con i volumi puliti degli abiti firmati Max Mara. Le sopracciglia restano intatte, semplicemente pettinate verso l’alto per dare un tocco di verticalità. Anche le ciglia seguono la filosofia del “less is more”: appena definite, quasi trasparenti, partecipano alla costruzione di un’immagine eterea e autentica. È un trucco che non nasconde ma rivela, rimanendo fedele all’essenza della modella.

Focus sulle labbra: nude e vellutate come un sussurro

L’unico accento deciso è affidato alle labbra, curate con un balsamo pigmentato dalla tonalità rosa-nude. L’effetto è quello di una bocca fresca, idratata e appena satinata, capace di esaltare la naturale forma senza ricorrere a bordature o colori forti. Le labbra diventano così punto d’attrazione per lo sguardo, senza mai imporsi con aggressività. È una bellezza che non urla, ma si fa notare per coerenza e discrezione.

Questo dettaglio, apparentemente semplice, racconta molto del linguaggio visivo di Max Mara per questa collezione: raffinato, controllato, ma profondamente umano. La scelta di non stravolgere il volto di Deva, ma di accompagnarne le linee naturali con gesti beauty misurati, rafforza l’immagine di una femminilità moderna, consapevole di sé e del proprio potere. Labbra nude ma perfettamente curate diventano così una firma estetica e narrativa del look.

Make-up sartoriale, pensato come estensione dell’abito

L’intero beauty look sembra costruito come un’estensione naturale del guardaroba Resort 2026: elegante, ma non rigido; romantico, ma non lezioso. Ogni elemento — dal finish lucido dei capelli alla texture trasparente del fondotinta — dialoga con i tessuti scelti da Max Mara: lane leggere, cotoni impalpabili, sete dalle tinte polverose. Il trucco si trasforma così in accessorio silenzioso, capace di sostenere e rafforzare l’architettura del look senza interferenze.

Anche nella scelta di non marcare troppo gli occhi o le guance, si legge una volontà chiara: restituire centralità al volto reale, non alla sua immagine idealizzata. In un’epoca in cui il beauty è spesso sinonimo di trasformazione, il trucco di Deva Cassel va nella direzione opposta, abbracciando l’idea che ogni volto abbia già, nella sua autenticità, la forza per essere memorabile. E così, nella magia della Reggia di Caserta, Deva brilla senza bisogno di effetti speciali.

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