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Zegna a Dubai: una nuova grammatica del lusso italiano

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La primavera estate 2026 segna un passaggio simbolico per Zegna: la storica maison italiana abbandona il tradizionale calendario della moda per debuttare negli Emirati Arabi con una sfilata-evento fuori dagli schemi. Non si tratta solo di presentare una nuova collezione, ma di affermare una visione: l’italianità come linguaggio simbolico, non più geografico. Sotto le luci verticali di Dubai, nella cornice mozzafiato della Dubai Opera trasformata per l’occasione, Zegna scrive un nuovo capitolo del suo racconto. Un racconto che fonde sartorialità, innovazione e rispetto per la natura.

L’oasi moderna di Alessandro Sartori

La collezione primavera estate 2026 porta un nome semplice e potente: “Oasi”. Un titolo che non è solo ambientazione, ma dichiarazione d’intenti. Alessandro Sartori, direttore artistico del brand, immagina un guardaroba fatto di leggerezza e stratificazione, dove giacche destrutturate, camicie-anorak, field jacket e shorts sartoriali disegnano silhouette fluide, pensate per la vita reale. I capi non sono solo da indossare, ma da vivere: le pieghe, gli stropicciamenti e i lavaggi intensi sono metafore dell’esistenza quotidiana.

La palette è poetica e sensoriale: bianco oasi, felce, barolo, anemone e mastice si mescolano a materiali come lino jacquard, camoscio effetto seconda pelle e tela vela in Oasi Lino. Ogni tessuto, ogni volume racconta un’idea di immediatezza raffinata. «Facciamo metà del lavoro», dice Sartori. «Il resto lo fanno le persone che scelgono questi abiti e li fanno propri, giorno dopo giorno». È una moda che non impone, ma accompagna.

Villa Zegna: la memoria che viaggia

In parallelo alla sfilata, prende vita anche il progetto Villa Zegna, tappa emiratina di un viaggio iniziato a New York e Shanghai. Ma questa villa non ha pareti: è un manifesto mobile, un’esperienza immersiva che porta i valori del brand in giro per il mondo. Per una settimana, la Dubai Opera è diventata un club esclusivo, accessibile solo su invito, dove ogni spazio è stato pensato come un frammento narrativo. Alberi di Ghaf, simbolo nazionale degli Emirati, fanno da cornice al défilé; profumi, materiali e installazioni multisensoriali ricostruiscono la visione del fondatore Ermenegildo Zegna.

Centrale è il concetto di oasi, non solo come luogo fisico, ma come idea di rifugio, di bellezza naturale e rigenerazione. Dalla “Tree Gallery” con tronchi secolari al “Guardaroba del Fondatore”, dove tessuti storici e prototipi raccontano un secolo di savoir-faire, tutto dialoga con il presente. E proprio qui, in questo ambiente sospeso tra ricordo e visione, è stato possibile ordinare in anteprima i look della nuova collezione: un gesto che trasforma Villa Zegna in laboratorio del futuro.

Dubai: crocevia del lusso e delle culture

La scelta di Dubai non è casuale. Per Zegna, è la nuova capitale simbolica del lusso globale. «Dubai oggi è il centro del mondo», afferma Gildo Zegna, presidente e CEO del gruppo, «un luogo dove le culture si incontrano e il futuro prende forma». È qui che il brand italiano ha deciso di posizionarsi per raccontare il suo prossimo capitolo, forte di una visione che va oltre la moda e abbraccia l’evoluzione sociale, culturale e ambientale.

In un mondo che si muove veloce, Zegna sceglie di rallentare il passo per andare in profondità. Di creare connessioni reali, esperienze coinvolgenti, storie da condividere. La sfilata a Dubai è il risultato di un dialogo costante tra heritage e contemporaneità, tra radici italiane e ambizioni globali. E se Milano resta la casa del marchio, è in luoghi come questo che si sperimenta il futuro del lusso: nomade, sostenibile e profondamente umano.

Lusso come viaggio, non come destinazione

Il progetto presentato a Dubai non è solo un evento spettacolare, ma una dichiarazione di valori. Zegna non intende solo vendere abiti, ma proporre uno stile di vita che coniuga eleganza, consapevolezza e connessione con l’ambiente. L’Oasi Zegna – nata oltre un secolo fa a Trivero – diventa oggi un archetipo replicabile ovunque ci sia il desiderio di fare moda con etica. E la sua trasposizione in pieno deserto arabo dimostra quanto forte sia la volontà del brand di raccontare un lusso che dialoga con il mondo.

Villa Zegna è quindi il luogo in cui memoria, visione e creazione si fondono. Ogni abito, ogni profumo, ogni installazione è un invito a riflettere su cosa significhi oggi essere eleganti. Non si tratta di apparenza, ma di coerenza. Non di tendenza, ma di racconto. E in questo racconto, Zegna dimostra ancora una volta la sua capacità di restare fedele a sé stessa evolvendosi con intelligenza e grazia.

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