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Le espadrillas: dalle radici popolari alla passerella internazionale

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Comode, fresche e intramontabili, le espadrillas rappresentano uno dei simboli dell’estate, capaci di attraversare secoli e mode senza perdere il loro fascino. Nate come calzature semplici e funzionali, destinate principalmente a pescatori e contadini, sono poi approdate nel guardaroba delle icone di stile e nelle collezioni delle grandi maison. La loro storia affonda le radici tra i Paesi Baschi e la Catalogna, territori che ne hanno custodito la tradizione artigianale. Oggi, reinterpretate in mille varianti di colori, stampe e materiali, le espadrillas uniscono praticità e stile, dimostrando come un oggetto umile possa trasformarsi in un must-have globale.

Origini e diffusione di una scarpa popolare

Le origini delle espadrillas risalgono a diversi secoli fa, in un contesto in cui la necessità di calzature resistenti, leggere e poco costose era prioritaria. Nei villaggi dei Paesi Baschi e della Catalogna, abili artigiani intrecciavano fibre di esparto per creare suole robuste, cucendo poi una tomaia in tela di cotone traspirante. Il risultato era una scarpa perfetta per affrontare le giornate di lavoro all’aperto, proteggendo il piede ma permettendo di sopportare il caldo estivo. Questo equilibrio tra funzionalità e semplicità ha reso le espadrillas un elemento imprescindibile della vita quotidiana nelle comunità rurali.

Con il passare del tempo, la loro praticità le fece diffondere anche al di fuori delle zone di origine. Mercanti e viaggiatori contribuirono a farle conoscere in altre regioni della Spagna e del sud della Francia, dove vennero adottate per il loro costo contenuto e la facile reperibilità dei materiali. La parola “espardenya” in catalano, da cui deriva il nome attuale, sottolinea il legame con l’esparto, la pianta mediterranea utilizzata per le corde della suola. Sebbene umili nelle origini, queste calzature iniziarono lentamente a varcare confini sociali e geografici.

Dal lavoro nei campi alle prime icone di stile

La svolta per le espadrillas arrivò nel Novecento, quando cominciarono a essere notate anche da chi non le indossava per necessità. Negli anni ’20, Luis Castañer e suo cugino Tomàs Serra fondarono a Girona un’azienda specializzata nella loro produzione. Grazie a un sapiente mix di tradizione e innovazione, i loro modelli conquistarono rapidamente il mercato spagnolo, diventando sinonimo di qualità artigianale. Fu però negli anni ’50 e ’60 che le espadrillas iniziarono a entrare nei guardaroba di personaggi celebri, attratti dal loro fascino disinvolto.

Grace Kelly, Brigitte Bardot e Jackie Kennedy furono tra le prime a sfoggiarle in contesti mondani, contribuendo a ridefinirne l’immagine. Anche l’artista Salvador Dalí le adottò, rendendole parte del suo look eccentrico. In questo periodo, le espadrillas non erano più soltanto calzature estive, ma un simbolo di stile casual-chic. La loro capacità di adattarsi a diversi contesti, dall’abbigliamento da spiaggia agli outfit cittadini, ne consolidò la popolarità internazionale, preparando il terreno per la loro definitiva consacrazione nel mondo della moda.

L’incontro con Yves Saint Laurent e la rivoluzione della zeppa

Il 1972 segnò un momento storico: Lorenzo Castañer e sua moglie Isabel incontrarono Yves Saint Laurent a Parigi. Il celebre stilista francese chiese loro di realizzare una versione con la zeppa, trasformando la modesta scarpa in un accessorio glamour adatto alle passerelle. Questa collaborazione portò le espadrillas nelle boutique di lusso e ne fece un oggetto del desiderio per le clienti più sofisticate. L’interpretazione di Saint Laurent conservava la leggerezza e la semplicità originarie, ma aggiungeva un tocco di femminilità e raffinatezza.

Da quel momento, le espadrillas iniziarono a essere proposte in varianti sempre più creative: tessuti preziosi, colori vivaci, stampe originali e applicazioni inaspettate. Pur mantenendo la loro struttura tradizionale, divennero un terreno fertile per la sperimentazione stilistica. La loro versatilità si rivelò vincente: potevano completare un abito elegante o accompagnare un look informale, senza mai risultare fuori luogo. Questa metamorfosi aprì la strada a decenni di reinterpretazioni da parte di designer e brand di tutto il mondo.

Un’icona senza tempo per ogni stagione

Oggi le espadrillas non conoscono confini né stagioni. Sebbene restino fortemente legate all’estate, molti designer propongono versioni adatte anche alla primavera e all’autunno, grazie all’uso di materiali più resistenti e tonalità più sobrie. La loro fama si deve alla capacità di evocare immediatamente un’idea di vacanza, libertà e leggerezza, pur offrendo comfort e durata. I modelli contemporanei spaziano dalle varianti piatte a quelle con plateau, dalle tinte neutre alle fantasie eccentriche, soddisfacendo un pubblico trasversale.

Il loro successo dimostra come un oggetto nato per esigenze pratiche possa trasformarsi in un’icona di stile universale. Le espadrillas continuano a essere prodotte sia in versioni artigianali fedeli alla tradizione, sia in interpretazioni di alta moda. In entrambi i casi, conservano un’aura autentica che le rende riconoscibili e amate. Che si cammini su una spiaggia mediterranea o per le vie di una metropoli, indossarle significa portare con sé un frammento di storia, reinterpretato con gusto contemporaneo.

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