Il numero di luglio di Vogue Italia invita a vivere l’estate come un flirt continuo, non solo con gli altri, ma con la vita stessa. Tra lussi emozionali, sguardi rubati e libertà di reinventarsi ogni giorno, celebriamo la stagione del “glow” interiore. E se vi aspettavate un bikini in copertina… sappiate che qui, disobbedire con stile è la vera regola.
Flirtare con la vita, non solo con qualcuno
C’è qualcosa nell’estate che abbassa le difese e apre al possibile. Non si tratta solo di storie fugaci o appuntamenti sotto le stelle, ma di un’energia diversa, un invito a lasciarsi sorprendere. Flirtare, in fondo, è un modo per mettersi in ascolto: della propria voglia di leggerezza, delle emozioni che ci attraversano, della libertà di cambiare idea all’improvviso. È il gioco preferito di chi ha imparato a prendersi sul serio solo il giusto.
Ogni redattrice lo interpreta a modo suo. Chi si scopre mora per la prima volta, chi sceglie di spegnere le app di dating per riaccendersi da sola, chi trova l’amore in un libro o chi dichiara fedeltà eterna a Pedro Pascal. Tutte, però, condividono la stessa urgenza: vivere appieno ciò che fa stare bene. Anche il blu può essere una terapia, una risposta estetica a una confusione interiore, così come lo è la danza logistica tra i matrimoni d’estate.
Tote bag floreali e piccoli gesti rivoluzionari
Nel mezzo di questa stagione di esplorazione e leggerezza, Vogue presenta un oggetto simbolico: la nuova tote bag decorata con i fiori dell’artista Anna Deller-Yee. Un invito a osare anche nei dettagli più semplici, a portare con sé un frammento d’arte quotidiana, un’estensione del proprio mood estivo. Il consiglio non cambia: indossatela con disinvoltura, flirtateci pure.
Il dettaglio non è mai solo decorativo. Come succede con certi gesti minimi che raccontano molto: un modo di camminare, un colore sulle unghie, una borsa portata con orgoglio. I fiori di questa collaborazione, già destinati a impreziosire anche le pochette del prossimo numero, sono l’emblema di una femminilità che non chiede il permesso. Portarli in giro significa raccontare, senza parole, una storia di libertà personale e immaginazione senza confini.
Una copertina nata da un flirt creativo
Tutto è cominciato a Parigi, come spesso accade. In un bistrot vicino al Pont Neuf, tra un sorso e l’altro, l’idea per la cover è sbocciata quasi per caso. «Sai chi non ho mai scattato? Vittoria Ceretti», ha detto Carlijn Jacobs. Ed eccoci qui, qualche mese dopo, con un’immagine che racconta esattamente quello stato d’animo: lasciarsi trascinare dal flusso con grazia, ma anche con forza.
La cover di luglio è un’esplosione di glamour, colori e ironia. Vittoria incarna alla perfezione questa filosofia fluida e potente, a metà strada tra sogno e consapevolezza. La moda di stagione si mostra in tutto il suo potere trasformativo: elegante, sì, ma mai rigida. Fotografata con uno sguardo che rifiuta l’estetica prevedibile, diventa manifesto di un’estate vissuta al massimo, senza dover compiacere nessuno se non sé stesse.
Disobbedire con stile è la regola più chic
Se vi aspettavate un bikini, forse non ci conoscete abbastanza. La scelta di non piegarsi al cliché vacanziero è tutt’altro che casuale: è una dichiarazione d’intenti. In un’epoca in cui anche i red carpet sembrano voler tornare a un’eleganza “contenuta”, noi scegliamo il contrario. Sottolineiamo che la moda, per essere viva, deve anche saper dire di no.
Cannes ha bandito trasparenze e strascichi? Noi rispondiamo con una cover che sa cosa vuole, ma non chiede scusa per ottenerlo. Come scrive Samuele Briatore in questo numero, nulla è più rivoluzionario di chi conosce le regole e sceglie di scriverne di nuove. Ecco allora il vero flirt: con se stesse, con la libertà, con l’idea che anche l’estate possa essere, ogni giorno, un piccolo atto di rivoluzione personale.