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Emanuela Fanelli, volto simbolo del Festival di Venezia 2025

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Emanuela Fanelli sarà la madrina del Festival del Cinema di Venezia 2025, un ruolo che consacra il suo talento eclettico e la sua presenza scenica unica. Attrice, autrice e protagonista di una comicità raffinata, Fanelli guiderà le cerimonie di apertura e chiusura della Mostra, confermando un percorso artistico che intreccia teatro dell’assurdo, realismo sociale e ironia pungente. Dopo il successo cinematografico e televisivo, approda ora al Lido come figura centrale della kermesse internazionale.

Una madrina tra carisma e profondità

Emanuela Fanelli, classe 1986, è oggi uno dei volti più rappresentativi del panorama artistico italiano. La sua presenza al Festival di Venezia non è soltanto un riconoscimento del suo percorso, ma anche una celebrazione del suo stile inconfondibile, capace di fondere comicità e intensità drammatica. Il pubblico la ricorda nei panni di Raffaella in Siccità di Paolo Virzì, un’interpretazione che le è valsa il David di Donatello e che ha segnato il suo legame con la Mostra.

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Oltre al cinema, Fanelli ha saputo conquistare la televisione con Una pezza di Lundini, show che ha rivoluzionato il genere late night in Italia con un linguaggio surreale e innovativo. La sua ironia, nutrita da un’osservazione tagliente della realtà, le permette di trasformare situazioni quotidiane in racconti universali. Questa capacità la rende una scelta perfetta per il Festival, dove comicità e riflessione possono intrecciarsi in un palcoscenico di respiro mondiale.

Dal debutto al successo internazionale

L’esordio cinematografico di Emanuela Fanelli risale a Non essere cattivo di Claudio Caligari, un film che ha aperto la strada a una serie di ruoli significativi in produzioni come Gli ultimi saranno ultimi e Beata ignoranza. Col tempo, la sua carriera ha trovato un equilibrio tra cinema e televisione, confermandola come una figura versatile, capace di adattarsi a linguaggi diversi mantenendo intatta la sua originalità.

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La consacrazione arriva però con i David di Donatello: prima come miglior attrice non protagonista per Siccità, poi per il ruolo di Marisa in C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Quest’ultimo personaggio è diventato un simbolo di forza silenziosa, rappresentando le difficoltà e le resilienze di tante donne. Il successo ottenuto con questo film ha reso Fanelli una delle interpreti più amate e rispettate dal pubblico italiano.

Un’artista oltre lo schermo

Fanelli non limita la sua espressione artistica al cinema o alla televisione. Negli anni ha esplorato nuovi linguaggi, collaborando con il programma radiofonico 610 di Lillo & Greg e sperimentando nel mondo dei podcast e delle performance dal vivo. Questo continuo muoversi tra media diversi dimostra una curiosità inesauribile e una voglia di reinventarsi che la distingue nel panorama contemporaneo.

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Il suo stile personale, riconoscibile e libero dalle logiche commerciali, la rende un’artista unica. La capacità di comunicare attraverso forme narrative diverse le ha permesso di mantenere un legame autentico con il pubblico, conquistando sempre nuove fasce di spettatori. È proprio questa originalità a renderla perfetta madrina di Venezia 2025, simbolo di un cinema che non smette di interrogarsi e rinnovarsi.

Il ritorno trionfale al Lido

Il 27 agosto 2025, Emanuela Fanelli aprirà ufficialmente la 82ª edizione del Festival di Venezia, per poi guidare la cerimonia conclusiva del 6 settembre. Due momenti che sanciscono il ritorno in grande stile di un’artista che al Lido è già stata protagonista di grandi applausi. La sua voce, la sua presenza e il suo carisma contribuiranno a dare un volto contemporaneo a una delle manifestazioni più prestigiose al mondo.

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Questo incarico rappresenta un nuovo capitolo della sua carriera, nonché un’occasione per mostrare ancora una volta la sua capacità di unire leggerezza e profondità. Sul palco della Sala Grande, Fanelli non sarà soltanto madrina, ma ambasciatrice di un cinema che parla al cuore e alla mente, capace di emozionare, far riflettere e lasciare un segno. Venezia 2025 si prepara così ad avere una protagonista d’eccezione.

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