A Forte dei Marmi, tra boutique di lusso e pinete eleganti, Louis Vuitton firma la sua prima gelateria artigianale: un chiosco verde d’ispirazione balneare che dal 30 maggio a settembre trasforma il rito del gelato in un’esperienza d’alta moda. Non un semplice pop-up, ma un manifesto di stile che unisce design, savoir-faire e gusto su misura, tra coni monogram, dettagli curatissimi e due ricette esclusive dedicate alla mascotte Vivienne e al leggendario Gaston. Nessuna valigia stavolta, solo un cucchiaino per viaggiare nel piacere.
Un chiosco che racconta la Versilia con il tocco Vuitton
L’installazione non passa inosservata. Un chiosco verde pastello — lo stesso verde delle cabine balneari della Versilia — si staglia tra i pini marittimi della piazza, con dettagli floreali che riprendono i celebri motivi Monogram. Le linee pulite, il legno verniciato, le finiture raffinate: ogni elemento richiama l’heritage del marchio, riletto con sensibilità contemporanea.
Tutto, dalle coppette ai tovagliolini, è personalizzato con motivi esclusivi realizzati per l’occasione. Le cialde non sono semplici coni, ma petali commestibili, veri e propri elementi scenografici che decorano il gelato come un bijoux da gustare. Ad accogliere i visitatori c’è Vivienne, la mascotte pop della maison nata nel 2017, che trasforma la degustazione in una micro-esperienza giocosa e instagrammabile.
Ma non è solo estetica. Louis Vuitton ha scelto di collaborare con Galliano, storica gelateria versiliese attiva da oltre cento anni e già premiata a livello internazionale. Una scelta coerente con la filosofia del brand, che valorizza l’eccellenza artigianale e le competenze locali, facendo dialogare savoir-faire francese e maestria italiana.
Due gusti esclusivi: un omaggio al cuore della maison
Accanto ai dieci gusti classici proposti dal laboratorio Galliano, due creazioni originali celebrano il dna Louis Vuitton, trasformando la gelateria in un’estensione narrativa del brand. Il primo, Vivienne, è un gelato a base di latte portoghese con variegatura al mandarino. Fresco, aromatico e dal colore delicato, incarna lo spirito giocoso e vivace della mascotte a cui è dedicato.
Il secondo, Gaston, è invece un omaggio al nipote del fondatore, figura centrale nella storia della maison e simbolo di eleganza intellettuale. La sua ricetta è più elaborata: zuccotto di pan di Spagna con croccantino e cioccolato fondente, per un gusto deciso e stratificato. Due anime, una più solare e leggera, l’altra più profonda e complessa, che riflettono le sfumature del brand.
La gelateria è aperta tutti i giorni, dalle 16 alle 22: un orario pensato per accompagnare le passeggiate del tardo pomeriggio e della sera, tra shopping e aperitivi. Già nelle prime settimane, il chiosco si è trasformato in un piccolo rito per i visitatori, tra selfie, code ordinate e sguardi curiosi. Il cono diventa simbolo di appartenenza, status symbol effimero da gustare mentre si cammina sul lungomare.
Forte dei Marmi, tra cashmere e nostalgia
Perché proprio Forte dei Marmi? La risposta è semplice: è l’eleganza disinvolta fatta luogo. Con il suo mix unico di tradizione balneare e lusso contemporaneo, la cittadina toscana rappresenta perfettamente la filosofia Louis Vuitton. Qui, il mercato settimanale convive con le boutique di alta moda, le bici da passeggio sfiorano vetrine decorate e ogni gesto — anche il più quotidiano — può trasformarsi in lifestyle.
La gelateria, affacciata proprio sulla storica boutique, completa così l’esperienza del cliente in modo inaspettato ma coerente. Dopo una prova borse o un acquisto esclusivo, arriva il momento della dolcezza. Non solo un prodotto, ma un’idea di benessere, di raffinatezza, di piacere condiviso. E di racconto, perché ogni cono ha la sua storia — e il suo scatto da postare.
Un gelato come esperienza culturale
Quello che Louis Vuitton propone a Forte dei Marmi non è solo un gelato, ma un piccolo manifesto culturale. Un’idea di lusso che si alleggerisce senza perdere profondità, che incontra la quotidianità ma resta riconoscibile, che sa giocare pur mantenendo la propria autorevolezza. Il risultato è una nuova forma di engagement: meno museale, più conviviale. Meno legata al prodotto, più orientata all’esperienza.
La maison conferma così la sua capacità di anticipare i desideri, di muoversi tra le discipline, di creare connessioni inaspettate tra moda, design, cibo e territorio. Un linguaggio globale che parla anche (e sempre più) attraverso i sensi. E se il futuro del retail è esperienziale, il chiosco di Forte dei Marmi è un esempio da manuale: pensato nei minimi dettagli, ma capace di sorprendere, coinvolgere, emozionare.Dove: via G. Carducci 2, Forte dei Marmi
Quando: Tutti i giorni dalle 16 alle 22, da giugno a settembre