Dà i brividi, ma fa bene alla pelle: il ghiaccio è il protagonista beauty dell’estate. Sempre più presente nei trattamenti cosmetici e medico-estetici, è amato per i suoi effetti tonificanti, drenanti e anti-age. Dallo skin-icing quotidiano ai protocolli di criolipolisi, scopriamo perché la bellezza passa (anche) dal freddo.
Un segreto antico (e scientifico) per il benessere
Il legame tra ghiaccio e salute non è recente: dalle immersioni rituali del Giappone antico alla medicina greco-romana, il freddo è sempre stato usato per rinvigorire corpo e spirito. Oggi la scienza conferma l’efficacia di questi gesti. Come spiega il dermatologo Giovanni Paolino, «il freddo migliora la circolazione sanguigna, stimola il metabolismo basale, e riduce sia l’infiammazione sia lo stress ossidativo».
Queste proprietà rendono il ghiaccio un alleato non solo per lo sport, ma anche per la routine di bellezza. In estate, poi, si aggiunge un beneficio sensoriale: la sensazione di freschezza che regala sollievo immediato. Il ghiaccio può quindi agire su più fronti: estetico, terapeutico e psicofisico, rappresentando una delle tendenze wellness più trasversali del momento.
Skin-icing e crioterapia: cosa accade alla pelle
L’applicazione del ghiaccio sul viso è diventata un gesto iconico, reso celebre da modelle come Bella Hadid, che prima di ogni evento immerge il viso in una ciotola piena di cubetti. Il cosiddetto skin-icing ha un effetto immediato: tonifica, riduce i pori, illumina l’incarnato. «La pelle appare più compatta e levigata grazie alla vasocostrizione superficiale», spiega Paolino.
Il principio della crioterapia si ritrova anche nei cosmetici. Non è il freddo in sé a essere applicato, ma viene evocato grazie a ingredienti vasocostrittori come mentolo ed eucalipto, che simulano la reazione dell’epidermide. «Le formule in gel o crema hanno un effetto rinfrescante dato dall’evaporazione dell’acqua contenuta», chiarisce il cosmetologo Umberto Borellini. Questo “freddo cosmetico” agisce soprattutto su borse, occhiaie e gonfiori, favorendo il drenaggio e il tono cutaneo.
Il potere del contrasto: quando freddo e caldo lavorano insieme
Oltre al ghiaccio “puro”, anche l’alternanza tra caldo e freddo è una pratica efficace per migliorare la microcircolazione e stimolare il rinnovamento cellulare. «Si parla di terapia di contrasto: il freddo costringe i vasi, il calore li dilata, creando un effetto a catena benefico sulla pelle e sull’organismo», spiega Paolino.
Questo principio è alla base di trattamenti sempre più diffusi nelle spa, come il Percorso Kneipp, o esperienze più contemporanee come la “Humanrace Reborn Pop-Up” lanciata da Pharrell Williams al Four Seasons di Milano. Dieci minuti in biosauna con luce rossa, seguiti da immersione in vasca ghiacciata: uno shock termico che rinforza il sistema immunitario e risveglia i meccanismi naturali di difesa.
Un metodo accessibile anche a casa? Alternare impacchi caldi e freddi o getti d’acqua tiepida e fredda sotto la doccia, per un mini boost rigenerante quotidiano.
Criolipolisi e trattamenti corpo: addio ai cuscinetti
Il freddo, in medicina estetica, non si limita al viso. Entra nei protocolli di rimodellamento corpo con la criolipolisi, una tecnica non invasiva che riduce il grasso localizzato. «Si utilizzano dispositivi medici che espongono aree precise a temperature tra -5° e -15° C, cristallizzando le cellule adipose», spiega Paolino.
Queste cellule, danneggiate selettivamente, vanno incontro ad apoptosi – cioè a una morte programmata – e vengono poi eliminate naturalmente dal corpo attraverso il sistema linfatico. È una tecnica sicura, se eseguita da professionisti, ma va precisato che non è adatta a trattare intere zone del corpo. I risultati sono visibili su cosce, fianchi, braccia, addome, culotte de cheval e doppio mento.
Alcuni centri, come la Zem Wellness Clinic ad Altea, in Spagna, propongono pacchetti che combinano crioterapia e pressoterapia, migliorando il drenaggio linfatico e la silhouette in poche sedute. Una bellezza “fredda”, sì, ma caldamente consigliata.
