Il secondo capitolo de Il diavolo veste Prada è ancora lontano dall’uscita in sala, eppure molti fashionisti sentono già di aver visto il meglio. A causa degli incessanti spoiler fotografici dal set, i look del cast — da Miranda a Andy — sono stati quasi tutti rivelati. Il rischio? Che la sorpresa, da sempre il cuore dell’esperienza cinematografica fashion, venga annullata ancor prima dei titoli di testa. E allora cosa resterà davvero da scoprire una volta al cinema?
I look spoilerati: quando la moda perde l’effetto sorpresa
Mai come questa volta, l’attenzione del pubblico è tutta rivolta ai costumi. I paparazzi, appostati ovunque durante le riprese, stanno diffondendo in tempo reale gli outfit che dovrebbero essere il cuore pulsante del film. E se all’inizio sbirciare i nuovi abbinamenti di Andy Sachs e Miranda Priestly poteva sembrare un innocente divertissement, ora rischia di diventare un’overdose di dettagli visivi che tolgono magia al prodotto finale.
L’originale Il diavolo veste Prada ha segnato un’epoca non solo per la trama, ma soprattutto per l’impatto fashion. Ogni capo, ogni accessorio è entrato nell’immaginario collettivo — basti pensare al maglione ceruleo o agli stivali Chanel —, rendendo ogni look iconico. Il sequel avrebbe potuto regalare una sorpresa simile, ma il continuo spoiler rischia di compromettere quel momento di meraviglia che gli appassionati di moda attendono da quasi vent’anni.
Un’eredità difficile da proteggere nell’era dei social
Parte della forza del film originale era data dalla visione della costumista Patricia Field, capace di interpretare la moda oltre le tendenze passeggere. Anche stavolta, è lei a firmare i look del sequel, puntando su una moda senza tempo. Ma se ogni scelta stilistica viene rivelata e analizzata prima dell’uscita, il lavoro perde parte del suo impatto.
Il sequel, previsto per maggio 2026, rischia quindi di arrivare al pubblico già “visto”. La trama potrà anche offrire sviluppi inediti sui personaggi — riprendendo il secondo libro di Lauren Weisberger —, ma la componente estetica, per molti la più attesa, potrebbe aver già esaurito il suo effetto sorpresa. Il cinema perde così una delle sue armi più potenti: l’incanto del primo sguardo.
È impossibile non inciampare negli spoiler online
Le immagini dal set, una volta online, diventano virali in poche ore. Dai décolleté rosso rubino di Miranda alla sua apparizione in abito da sera durante l’evento Runway – Spring Florals, tutto viene analizzato, commentato, condiviso. La scena, ambientata al Museo di Storia Naturale di New York, è già cult: un tributo ironico e visivamente potente alla battuta leggendaria “Fiori? Per la primavera? Avanguardia pura”.
Anche Emily, nel suo total look Dior, e Andy, con mise da ufficio reinterpretate, sono finiti sotto la lente degli utenti. Ma se ogni scena iconica è già stata vista sotto forma di scatto rubato, si affievolisce la sorpresa. I personaggi sono cambiati, certo: Miranda è più matura, Andy è diventata giornalista affermata, Emily ha fatto carriera. Ma senza il mistero che li accompagna, l’emozione rischia di perdersi.
La moda sotto i riflettori, ma senza attesa
I fashionisti non riescono a resistere: ogni spoiler è un richiamo irresistibile. Il primo tailleur gessato di Andy, la borsa Valentino, l’uscita in auto di Miranda… tutto è stato registrato, postato, sezionato. Anche i feed social sono diventati una trappola visiva per chi sperava di vivere l’effetto wow direttamente in sala. La colpa? Un mix di algoritmo e curiosità inarrestabile.
Così, la domanda sorge spontanea: cosa accade quando non resta più nulla da aspettare? Il rischio è che il desiderio, alimentato dall’attesa, svanisca. Il diavolo veste Prada 2 potrebbe comunque emozionare con la sua evoluzione narrativa, ma per molti il vero fascino stava nei look da scoprire, non da anticipare. E in un’epoca dove tutto è “in tempo reale”, forse abbiamo dimenticato il piacere della sorpresa.
