A vent’anni dal suo debutto, la Fendi Spy Bag torna protagonista sulle passerelle, riportando in scena il fascino e l’audacia che l’hanno resa una delle it-bag più celebri degli anni Duemila. Ripensata per l’autunno inverno 2025, la borsa conserva il design intrecciato e la struttura decisa che ne hanno decretato il successo, arricchendosi di nuove varianti e dettagli architettonici. Un’operazione che unisce memoria e innovazione, confermando il ruolo di Fendi nel plasmare il linguaggio della moda contemporanea.
Una storia di culto che attraversa due decenni
Lanciata nel 2005 e ideata da Silvia Venturini Fendi, la Spy Bag conquistò rapidamente lo status di oggetto del desiderio grazie al suo linguaggio audace e all’uso innovativo della pelle intrecciata. Celebrità come le gemelle Olsen e Nicole Richie la consacrarono a icona di un’epoca, trasformandola in simbolo di stile e status. Il compartimento segreto, nascosto sotto la patta, aggiungeva un elemento di mistero e funzionalità che ne ha alimentato il mito.
Oggi, questa borsa cult rientra nel panorama fashion con un’evoluzione mirata: proporzioni rivisitate, varianti mini e una chiusura reinterpretata con approccio architettonico. Pur nella sua modernizzazione, la Spy Bag conserva intatta la propria anima originale, mantenendo quegli elementi che ne hanno fatto una pietra miliare nel design di accessori di lusso.
L’ispirazione dietro il design
Secondo Silvia Venturini Fendi, l’idea di una tasca nascosta nasce dalla volontà di custodire oggetti intimi, trasformando la borsa in un’estensione della persona che la indossa. Questa filosofia lega la funzione pratica a un significato più profondo, in cui il concetto di privacy diventa elemento estetico e narrativo. La Spy Bag diventa così un simbolo di individualità e segreto.
La nuova campagna, realizzata da Stevie Dance con styling di Anna Trevelyan, traduce questa visione in immagini dal forte impatto visivo. Le protagoniste — Amelia Gray, Xiao Wen Ju e Gabbriette — incarnano tre anime differenti della borsa: sofisticata, cosmopolita e dark-glam, offrendo una lettura sfaccettata del suo fascino intramontabile.
Il progetto “Fendi 100” e la celebrazione dell’heritage
Il ritorno della Spy Bag si inserisce nel progetto “Fendi 100”, pensato per celebrare il centenario della maison romana. L’operazione non si limita a una riproduzione d’archivio, ma si configura come un racconto personale, dove memorie reali e immaginarie si intrecciano in un’unica narrazione emotiva.
Attraverso questa rilettura, Silvia Venturini Fendi riafferma il legame profondo tra il brand e il proprio patrimonio creativo. Il risultato è un accessorio che dialoga con passato e presente, trovando il suo posto accanto a icone come la Baguette e la Peekaboo, e ribadendo il ruolo centrale di Fendi nell’evoluzione del lusso contemporaneo.
Lo styling delle star e il ritorno sulle strade
Come ogni icona di moda, la Spy Bag trova nuova linfa anche nello street style delle celebrities. Matilda De Angelis, Rita Ora, Kelly Rowland, Joy Crookes, Alba Rohrwacher, Aubrey Plaza e Tiwa Savage sono solo alcune delle personalità che l’hanno recentemente sfoggiata, confermando la sua versatilità.
Dalle mise sartoriali alle interpretazioni più urban, la borsa dimostra di adattarsi a contesti e personalità diverse senza perdere carattere. La sua presenza nel guardaroba di volti così eterogenei testimonia non solo il fascino senza tempo del design, ma anche la capacità di Fendi di restare al centro delle conversazioni fashion, stagione dopo stagione.