L’uncinetto è tornato, e quest’anno non si accontenta dei top o degli accessori: conquista la spiaggia con costumi che intrecciano artigianato, estetica boho e consapevolezza sostenibile. Dalle passerelle di Chanel e Elie Saab ai brand etici di Bali, il crochet si afferma come la tendenza più ricercata dell’estate 2025. Non è solo una scelta stilistica, ma anche un omaggio al fatto a mano, con modelli unici, materiali naturali e una forte carica identitaria.
Il fascino vintage delle passerelle
Il crochet ha conquistato le collezioni primavera/estate 2025, portando una ventata rétro e raffinata al beachwear. Maison come Chanel, Elie Saab e Zimmermann lo hanno proposto in abiti longuette, top intrecciati e completi da sera che fluttuano tra la spiaggia e il cocktail bar. Il dettaglio all’uncinetto diventa un simbolo di cura, tempo e identità, valorizzando ogni look con texture tattili e colori delicati.
Anche i brand dallo stile più essenziale come Acne Studios e Chloé hanno inserito il crochet nei loro costumi interi, scegliendo palette neutre e design minimalisti. Il risultato è un’estetica che unisce artigianato e contemporaneità, perfetta per chi cerca eleganza discreta e autenticità sulla sabbia.
Oltre la moda: un fenomeno culturale
La crochet-mania non è solo una tendenza stilistica: è un movimento che abbraccia il ritorno al fatto a mano, alla lentezza e alla qualità. Sui social, il trend impazza: su TikTok e Instagram si moltiplicano video tutorial, creazioni personali e lookbook che reinterpretano lo stile anni Settanta con spirito moderno. Celebrità come Madonna e Marracash hanno contribuito a sdoganare il crochet anche in chiave pop.
Persino le scuole di moda celebrano l’artigianato: alla Polimoda 2024, la studentessa Jimena Guzman ha vinto il premio Best Collection intrecciando rafia e materiali naturali con gli artigiani della Repubblica Dominicana. Il messaggio è chiaro: il crochet non è solo moda, ma anche valorizzazione di saperi e culture.
I brand che puntano sull’uncinetto
Diversi marchi internazionali hanno costruito il proprio linguaggio creativo attorno al crochet, puntando su sostenibilità, autenticità e inclusività. She Made Me, con base in Australia, realizza costumi all’uncinetto fatti a mano a Bali, garantendo lavoro equo e filiera trasparente. Ogni pezzo è unico e porta con sé la storia dell’artigiana che l’ha creato.
Akoia è un altro esempio virtuoso: fondato da due sorelle balinesi, il brand produce esclusivamente con cotone naturale tinto a mano e rifiuta ogni tipo di plastica. Il risultato è un beachwear etico, poetico e profondamente radicato nella cultura locale.
Come creare il tuo costume crochet
Il DIY è ormai parte integrante del fenomeno: sempre più appassionati scelgono di realizzare da sé il proprio costume all’uncinetto. Bastano filati resistenti a cloro e salsedine, uno schema preciso e un po’ di pazienza. Su YouTube e Pinterest si trovano tutorial dettagliati per ogni livello, dai bikini a triangolo ai modelli interi più strutturati.
Realizzare un costume handmade significa ottenere un capo perfettamente su misura, originale e altamente personalizzato. È anche un modo per avvicinarsi all’artigianato in modo diretto, riscoprendo il piacere del creare con le proprie mani e rallentare il ritmo imposto dal fast fashion.