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Kunimasa Aoki conquista il Loewe Foundation Craft Prize 2025 con una scultura che sfida la materia

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Al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Loewe Foundation Craft Prize 2025 celebra l’eccellenza dell’artigianato contemporaneo con 30 opere selezionate da tutto il mondo. A trionfare è lo scultore giapponese Kunimasa Aoki, premiato per “Realm of Living Things 19”, una creazione che unisce tradizione e sperimentazione. Con menzioni speciali a progetti dal forte impatto politico e culturale, questa ottava edizione conferma il premio come piattaforma globale capace di valorizzare creatività, memoria e innovazione.

La vittoria di Kunimasa Aoki e il valore del Craft Prize

Kunimasa Aoki, originario di Kawaguchi, ha conquistato il primo posto del Loewe Foundation Craft Prize 2025 con una scultura in terracotta che esplora le reazioni della materia a forze esterne come gravità, tempo e pressione. La sua opera, “Realm of Living Things 19”, è frutto di tecniche antiche combinate con processi sperimentali, in cui strati d’argilla vengono compressi, affumicati e decorati con terre e tratti di matita, generando superfici intricate e visivamente ipnotiche.

Consegnato da Pedro Almodóvar e Sheila Loewe, il premio da 50.000 euro riconosce l’abilità tecnica e la forza espressiva dell’artista. La giuria, composta da personalità di rilievo come Patricia Urquiola, Olivier Gabet e Magdalene Odundo, ha lodato la capacità di Aoki di coniugare fragilità e resistenza, definendo la sua scultura un “piccolo universo” in cui il processo creativo diventa racconto e tensione. Per molti membri del comitato, il lavoro di Aoki è un esempio perfetto di come l’artigianato possa spingersi verso forme d’arte complesse e contemporanee.

Menzioni speciali tra arte e attivismo

Accanto al vincitore, due progetti hanno ricevuto menzioni speciali per la loro capacità di unire maestria artigianale e riflessione sociale. La prima, annunciata da Patricia Urquiola, è andata al designer nigeriano Nifemi Marcus-Bello per “TM Bench with Bowl”, una panca scultorea in alluminio riciclato che affronta temi di globalizzazione e consumismo con un’estetica minimalista e d’impatto.

La seconda menzione, presentata da Meg Ryan, ha premiato lo Studio Sumakshi Singh (India) per “Monument”, una riproduzione eterea di una colonna del XII secolo realizzata in fili di rame zari. L’opera, sospesa tra materialità e dissoluzione, evoca la resistenza della memoria contro il passare del tempo, dimostrando come l’artigianato possa farsi portavoce di messaggi universali. Entrambi i progetti evidenziano il ruolo del Craft Prize come piattaforma per idee e narrazioni che vanno oltre il mero valore estetico.

La mostra delle opere finaliste a Madrid

Le 30 opere finaliste, scelte tra oltre 4.600 candidature provenienti da 133 Paesi, sono esposte fino al 29 giugno 2025 al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid. La selezione include ceramica, vetro, metallo, tessuti, carta e legno, offrendo un panorama globale dell’artigianato contemporaneo e della sua capacità di fondere tradizione e innovazione.

Ogni creazione rappresenta un ponte tra passato e futuro, reinterpretando tecniche antiche per dialogare con le esigenze e le estetiche del presente. Dalla cesteria trasposta nella ceramica alla tessitura in metallo, la varietà di linguaggi e materiali dimostra come i mestieri artigianali siano oggi terreno fertile per l’innovazione estetica e sociale. La mostra è accessibile anche online, estendendo così l’esperienza e l’impatto del premio a un pubblico internazionale.

Le radici di Loewe e una serata di celebrazioni

Creato nel 2016 da Jonathan Anderson e promosso dalla Loewe Foundation, il Craft Prize è un omaggio alle origini della maison spagnola, fondata nel 1846 come laboratorio di pelletteria. Attraverso questo riconoscimento, Loewe rinnova l’impegno a preservare e reinterpretare l’artigianato come linguaggio universale della creatività contemporanea. Sheila Loewe ha sottolineato l’orgoglio di vedere il premio evolvere in una comunità globale di talenti e innovatori.

La cerimonia di premiazione, ospitata nel cortile del Thyssen-Bornemisza, ha visto la partecipazione di ospiti internazionali tra cui Manu Ríos, Milena Smith, Baifern Pimchanok, Ayo Edebiri, Lesley Manville, Murray Bartlett, Ambika Mod e Úrsula Corberó. Un evento che ha confermato il ruolo del Craft Prize non solo come competizione, ma come celebrazione collettiva di culture, storie e maestrie artigianali.

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