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Le dita dei piedi sono le nuove protagoniste della moda, parola di Lyst e The Row

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Nel 2025 la moda ha scelto il suo nuovo feticcio: le dita dei piedi. Le flip flop Dune di The Row sono ufficialmente l’item più desiderato secondo la classifica Lyst, ma non sono le uniche scarpe che celebrano questa parte del corpo. Dalle Tabi di Margiela alle FiveFingers di Vibram, il trend affonda le radici nella cultura e nei desideri più profondi del fashion system. Tra scandali, polemiche e ossessioni, ecco perché la moda non smette di parlare di piedi.

Le flip flop di The Row e l’ossessione dell’estate

Impossibile ignorarle: le infradito sono ovunque, dalle spiagge alle passerelle. In particolare, il modello Dune firmato The Row ha conquistato il primo posto nella classifica Lyst, confermandosi come l’accessorio più hot del momento. Merito delle sorelle Olsen, che hanno trasformato un oggetto semplice in un emblema di lusso minimalista. A dare il via al dibattito è stato Jonathan Bailey, che le ha indossate su un red carpet, scatenando discussioni sull’opportunità di mostrare le dita dei piedi in eventi pubblici.

L’impatto estetico delle flip flop è fortissimo: dividono, scandalizzano, affascinano. Se da un lato c’è chi le ama per la loro comodità e versatilità, dall’altro c’è chi le trova volgari o fuori luogo nel contesto urbano. Ma il loro successo dimostra che il confine tra moda e provocazione è sempre più sottile. Oggi le dita dei piedi sono sexy, visibili, protagoniste, come lo erano un tempo gambe e addomi.

Scarpe scoglio e Vibram: estetica aliena e comfort estremo

Prima delle infradito, la moda aveva riscoperto le “scarpe scoglio”, quelle calzature un tempo riservate alle spiagge rocciose o al bordo piscina. Oggi queste scarpe sono reinterpretate in chiave urbana, diventando elementi centrali di outfit Y2K e streetwear. Il fascino risiede nella loro natura ibrida, a metà tra utilità e nostalgia d’infanzia, ora rivestita di coolness.

Il passo successivo è stato segnato dalle Vibram FiveFingers: scarpe futuristiche che evidenziano ogni dito del piede. Anche loro compaiono nella classifica Lyst, confermando un cambiamento nei canoni estetici. Oltre al look quasi alieno, garantiscono appoggio naturale e comfort, richiamando un’estetica post-umana. Sono l’emblema di un nuovo concetto di bellezza, più radicale e funzionale.

Le Tabi di Maison Margiela: scandalo, culto e rinascita

Non si può parlare di moda delle dita dei piedi senza menzionare le Tabi di Maison Margiela. Nate come calzini nella cultura giapponese del XV secolo, con la separazione tra alluce e altre dita, sono state reinventate da Margiela nel 1988 e hanno scioccato il mondo della moda occidentale. Oggi sono un’icona globale, declinate in stivaletti, ballerine e persino sneakers.

La loro popolarità ha raggiunto l’apice anche grazie a episodi virali, come il celebre “furto delle Tabi” raccontato sui social. Nate da una visione decostruttiva della moda, le Tabi rappresentano tutto ciò che è audace, concettuale e visivamente forte. Sono la sintesi perfetta tra passato culturale e desiderio contemporaneo di distinguersi. Un vero cult che non smette di far parlare di sé.

Fetici estetici e nuovi desideri del corpo

Mostrare le dita dei piedi non è solo una questione di moda, ma di linguaggio del corpo. Dopo gambe, décolleté e ombelico, oggi lo sguardo si sposta verso le estremità, creando nuovi oggetti di desiderio. È una dinamica che rivela il bisogno costante del fashion system di reinventare il sexy, ridefinendo cosa sia accettabile o provocatorio.

Le scarpe che espongono, esaltano o copiano la forma delle dita dei piedi parlano di questa tensione. Si tratta di un’estetica borderline tra il feticismo e la ricerca stilistica, capace di polarizzare l’opinione pubblica. Che siano flip flop, scarpe scoglio, Vibram o Tabi, tutte contribuiscono a un’unica narrazione: nel 2025, le dita dei piedi sono le nuove muse della moda.

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