Il mondo del trucco semipermanente ha trovato nelle sopracciglia il suo campo di battaglia. Tra microblading e microshading, la scelta non è solo estetica, ma dipende dalla pelle, dallo stile di vita e dall’effetto desiderato. Mentre il primo regala un effetto pelo-per-pelo iperrealistico, il secondo offre una sfumatura da make-up perfetto. Ma come orientarsi? Ecco tutto ciò che serve sapere prima di prenotare il trattamento.
Microblading: Il Realismo dei Singoli Peli
Il microblading è la tecnica pioniera del trucco semipermanente per sopracciglia, ideale per chi cerca un risultato naturale e definito. Utilizzando un pennello con micro-aghì, il professionista incide la pelle per creare peli artificiali che seguono l’arcata naturale. Ogni tratto è calibrato per mimare la direzione e lo spessore dei peli esistenti, rendendolo perfetto per chi ha sopracciglia rade o vuoti da colmare.
Tuttavia, non è adatto a tutti. Le pelli grasse o molto sensibili potrebbero avere problemi di ritenzione del pigmento, mentre quelle mature potrebbero vedere i tratti sfumarsi più rapidamente. La durata media è di 12-18 mesi, ma dipende dalla cura post-trattamento e dalla rigenerazione cutanea. Un ritocco annuale è consigliato per mantenere l’effetto fresco.
Microshading: L’Effetto Ombreggio da Red Carpet
Se il microblading è l’equivalente di una matita precisa, il microshading è l’ombretto perfetto. Questa tecnica deposita pigmenti a piccoli punti, creando una sfumatura morbida e un effetto “riempitivo” simile al trucco tradizionale. Il risultato? Sopracciglia più voluminose e definite, senza l’evidenza delle singole linee.
Particolarmente indicato per pelli grasse o miste, il microshading resiste meglio al tempo e alla produzione di sebo. È anche la scelta migliore per chi preferisce un look più “makeup” che naturale. La durata è simile a quella del microblading (6-18 mesi), ma la sfumatura tende a svanire in modo più uniforme, evitando l’effetto “pelino sparso” che a volte capita con l’altra tecnica.
Pelle, Stile di Vita e Scelta della Tecnica
La decisione tra microblading e microshading non è solo estetica: dipende dalla pelle e dalle abitudini. Chi suda molto o pratica sport acquatici potrebbe preferire il microshading, più resistente all’acqua. Chi invece ha pelle secca e cerca un effetto iper-naturale opterà per il microblading.
Un’altra variabile è lo stile di trucco quotidiano. Se ami il full-face glam, il microshading si integrerà meglio. Se invece preferisci un look minimal, il microblading sarà più adatto. Alcuni professionisti suggeriscono persino di combinare le due tecniche (“combo brows”) per un effetto sia definito che voluminoso.
Cura Post-Trattamento e Verità sulla Durata
Entrambe le tecniche richiedono attenzioni post-seduta: niente sole, saune o prodotti aggressivi per almeno due settimane. Ma attenzione ai falsi miti: né il microblading né il microshading sono davvero “permanenti”. I pigmenti si schiariscono nel tempo, e la durata varia in base a fattori come l’esposizione al sole, il tipo di pelle e persino l’alimentazione.
Un consiglio? Investire in un professionista certificato e non cercare il risparmio. Un lavoro mal eseguito può portare a pigmentazioni irregolari o colori innaturali (sopracciglia grigie o rossastre). Meglio pagare di più oggi che pentirsi domani.
Microblading o microshading? La risposta dipende da cosa cerchi: naturalezza assoluta o make-up sempre pronto. Quel che è certo è che entrambe le tecniche hanno rivoluzionato la beauty routine di milioni di persone. L’importante è affidarsi a mani esperte e godersi il risultato: svegliarsi ogni giorno con le sopracciglia già perfette non ha prezzo.