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MTLstudio, il romanticismo paesano che reinventa la sartoria urbana

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Ricordi d’infanzia, armadi dei nonni e night life berlinese: il mondo di MTLstudio è un universo fatto di opposti che convivono in armonia. Matteo Lamandini, designer modenese, fonde la sartoria classica con lo spirito dello streetwear, dando vita a un’estetica personale e poetica. Le sue collezioni raccontano la provincia con uno sguardo contemporaneo, inclusivo e disincantato. Dopo gli inizi in grandi maison italiane, il suo marchio cresce tra richiami nostalgici e silhouette urbane. Abbiamo parlato con lui per scoprire il cuore del progetto.

Radici profonde e visione contemporanea

Il marchio MTLstudio affonda le sue radici nella provincia italiana e nei ricordi personali del suo fondatore. Matteo Lamandini, nato a Gaggio di Piano, piccolo paese emiliano, ha costruito la sua identità creativa partendo dall’abbigliamento dei nonni, reinterpretandolo con occhio contemporaneo. Le sue collezioni raccontano una quotidianità fatta di gesti semplici e ambienti familiari, ma riletti attraverso un’estetica minimalista e ironica. Il risultato è uno stile che fonde romanticismo e disincanto, mantenendo sempre una coerenza narrativa molto forte.

MTLstudio è la sintesi di esperienze diverse: la provincia e le sue sagre, i club berlinesi, il linguaggio sartoriale e il dinamismo dello streetwear. Ogni collezione è il frutto di una contaminazione ragionata, dove il capo formale viene decostruito per raccontare nuove storie. I blazer, le camicie e i pantaloni sono il punto di partenza per una riflessione sull’identità e sul tempo. E proprio da questa tensione tra passato e presente nasce l’unicità del brand: MTLstudio è moda narrativa, personale, emozionale.

La collezione “Sagra di Paese” e l’inclusività come valore

Durante la Milano Fashion Week maschile di giugno 2025, MTLstudio ha presentato la collezione primavera-estate 2026 intitolata “Sagra di Paese”. Il titolo è un omaggio diretto al contesto da cui Lamandini proviene, e la sfilata è diventata una vera celebrazione della vita di provincia. I modelli — persone comuni di età, etnia e fisicità differenti — erano impegnati in scene di quotidianità come giocare a carte o mangiare crescentine. Una narrazione visiva pensata per raccontare con tenerezza e autenticità un’Italia spesso dimenticata.

I capi della collezione riflettono la doppia anima del brand: blazer ampi e doppiopetto in toni pastello si alternano a giacche di jeans rovinate, jorts con tagli vivi e T-shirt sovrapposte. Il contrasto tra la compostezza del guardaroba del nonno e l’irriverenza dell’estetica street dà vita a silhouette fresche e credibili. “Sagra di Paese” non è solo una collezione, ma un manifesto di inclusività e verità stilistica. In un’epoca dominata da immagini costruite, Lamandini risponde con un’idea di moda radicata nella realtà e nella memoria.

Il processo creativo tra bar di paese e sartoria urbana

L’approccio creativo di Lamandini parte sempre dalla provincia. Le sue ispirazioni nascono durante corse nei campi, pomeriggi nei bar locali e momenti vissuti in ambienti che raccontano la storia dell’Italia profonda. Da queste esperienze prende forma un’idea stilistica che coniuga elementi tradizionali con dettagli contemporanei. I capi iconici dei nonni vengono trasformati attraverso tagli moderni, colori inediti e materiali inconsueti, creando una sintesi originale e mai nostalgica.

La costruzione sartoriale resta centrale, soprattutto nella realizzazione di pantaloni e capospalla, ma viene alleggerita da influenze street che rendono il brand più accessibile e attuale. Lamandini descrive il suo stile come “formale con contaminazioni urbane”: un equilibrio che riesce a dare corpo a una moda che è insieme concettuale e indossabile. Ogni collezione è un piccolo racconto visivo, e il processo creativo è alimentato da una ricerca costante che non perde mai di vista il contesto da cui tutto ha avuto origine.

Sfide, sogni e prospettive future

Essere un designer indipendente oggi significa affrontare sfide complesse: la credibilità sul mercato, la visibilità tra i buyer e la difficoltà di conciliare creatività e imprenditorialità. Lamandini è consapevole di queste difficoltà, ma continua a investire nella costruzione di un’identità forte e riconoscibile. Il prossimo passo sarà presentare la collezione autunno-inverno 2026-27, consolidando la visibilità ottenuta a giugno. Parallelamente, l’obiettivo è rafforzare la rete commerciale e portare il brand in nuovi mercati.

Il sogno? Rendere MTLstudio un marchio internazionale senza perdere il legame con le sue origini. Lamandini desidera che il pubblico comprenda e apprezzi anche il racconto dietro i capi, non solo il prodotto finale. È una visione che punta sulla sostanza, sull’empatia e sull’autenticità. Il messaggio è chiaro: la moda può (e deve) essere radicata, accessibile e colta allo stesso tempo. E MTLstudio, con la sua voce unica, è pronto a raccontarlo al mondo.

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